Un incrocio di storie, Dall’incontro tra una famiglia comasca e Miledù, incrociatisi durante una passeggiata su un sentiero recentemente ripulito dalla cooperativa, è nata una nuova collaborazione.
Una collaborazione, sbocciata spontaneamente e consolidatasi nel corso degli ultimi mesi grazie al supporto fornito dalla famiglia di Stefano Ressel e Barbara Negri all’organizzazione della Summer School sull’Arte dei Muri in Pietra a Secco, che è destinata a generare nuovi frutti e opportunità di lavoro per persone fragili.
Da un terreno abbandonato a progetti nuovi da sviluppare insieme
Tutto inizia qualche mese fa, quando la famiglia Ressel/Negri decide di prendere in comodato d’uso gratuito da una famiglia di Garzola un frutteto abbandonato con l’intento di ricavarci un piccolo orto per uso privato. Il terreno, un tempo ricco di alberi da frutto come meli, prugni, fichi, kiwi, ciliegi, amarene e cachi, è situato sulla collina di Garzola ed era fino a poco tempo fa inaccessibile a causa di una montagna di rovi e materiali di scarto, cresciuti e accumulatisi nel corso degli anni.
Per rivitalizzare il frutteto e liberare le piante sopravvissute dall’incuria, la famiglia Ressel/Negri si rivolge a Miledù. Nel corso dell’estate il frutteto è pazientemente ripulito dai rovi dai lavoratori e soci-lavoratori di Miledù: Samassi Vamoussary, Jolly Omokoro, David Cusini, Abubakar Sowe e Mamadou Lamine Barry. Il terreno viene poi vangato e bagnato con cura affinché possa rigenerarsi.
Un’innovativa attività imprenditoriale a finalità sociale
A distanza di 2 mesi, il frutteto è pronto per diventare nuovamente produttivo e sperimentare nuove coltivazioni. Con l’aiuto di un giardiniere/agronomo esperto, si sta attualmente riflettendo su cosa produrre e in quali quantità, essendo l’obiettivo riuscire a generare un reddito sufficiente a coprire i costi di gestione del frutteto. Gestione che sarà curata da Miledù.
Una possibilità al vaglio è la coltivazione di alcune erbe aromatiche da utilizzare per la produzione di una nuova linea di prodotti per la cura del corpo a base di elicriso, alchemilla, meliloto e galium verum odoroso.
L’idea sarebbe quella di creare, grazie alla collaborazione con la famiglia Ressel/Negri, una nuova filiera produttiva che, dalla semina delle piante, passando per la raccolta a mano e l’essiccazione delle erbe e dei fiori (nell’essiccatoio di Miledù) e la loro trasformazione (da parte di un laboratorio professionale), arrivi fino alla produzione di nuovi prodotti destinati alla vendita. Tra i prodotti in cantiere, saponi, una crema per la cura del corpo, un tonico, uno shampoo solido e una crema per le mani, da realizzare in maniera naturale e confezionare con imballaggi a basso impatto ambientale.
Un percorso di rigenerazione che migliora l’attrattività del territorio
Un progetto che, grazie alla proficua collaborazione tra una famiglia di Como e la cooperativa Miledù, dai rovi e dalla terra ci auguriamo possa portare a nuovi percorsi di inclusione socio-lavorativa e contribuisca a migliorare l’attrattività della periferia di Como, recuperando alcune delle sue bellezze, nascoste per troppi anni dall’incuria.